lunedì 3 marzo 2014

#iocimettolafaccia: CARLO GIUSEPPE GABARDINI

Ed eccoci alla partenza di un lungo viaggio, fatto di parole ma soprattutto di volti.

La prima vittima della curiosità di Meladailabrianza è stato Carlo Giuseppe Gabardini.
Lo storico Olmo di Camera Cafè, candidato agli Italian Gay Blog Awards 2014 come personaggio gay dell'anno,
 ci ha raccontato un po' di sè e un po' anche degli altri, perchè prima o poi questa storia dell'omofobia verrà fuori che è solo un colpo di follia collettiva.


Cominciamo con le presentazioni. 
Chi sei? Quanti anni hai? Cosa fai nella vita?
Sono Carlo Giuseppe Gabardini. Faccio l’attore e l’autore, di cinema, teatro, televisione e radio. Non so quanti anni ho perché mia mamma non mi ha mai detto in che anno sono nato.

Ora, per conoscersi meglio. Dove sei nato e cresciuto? Com'è stata la tua adolescenza?
Sono nato e cresciuto a Milano e la mia adolescenza è stata… beh, ‘è stata’, in realtà non lo so, perché dura tuttora.

E ora che sei grande, com'è la tua vita? E come la riempi?
Non sono grande. Sono pure dimagrito, quindi peso 30 kg in meno di quando ero più piccolo. Sostanzialmente cerco di riempirla con ciò che mi rende felice.

Quando è stato e (soprattutto) qual è stato il tuo coming out più importante?
Sono indeciso fra la volta che ho detto a mio padre che non avrei fatto l’avvocato bensì l’attore, e quest’ultima, quando ho detto al mondo intero con una lettera su La Repubblica e un video su youtube e addirittura un’intervista a Le Invasioni Barbariche della mia omosessualità (o bisessualità che dir si voglia) e della bellezza di essere gay.

Meladailabrianza dice sempre che “Per ottenere diritti, bisogna avere visibilità; per avere visibilità, bisogna metterci la faccia”. Tu che significato dai al “metterci la faccia”?
Metterci la faccia significa fare le cose in prima persona prendendosi le proprie responsabilità, qualunque cosa ciò comporti e senza paura. No, non è vero: la paura a volte rimane, ma bisogna lottarci contro.

Un episodio in cui ci hai “messo la faccia”?
Beh, direi il video "marmellata e nutella", in cui per 5 minuti filati c’è il mio faccione che parla di omosessualità, diritti, libertà, speranze per il futuro.

Un augurio o auspicio da lasciare a chi ci legge …
Speriamo che presto capiremo che tutta questa questione dell’omofobia è solo frutto di una follia collettiva. Voglio risvegliarmi in un mondo in cui si dirà “Ma lo sai che una volta due maschi o due femmine non potevano sposarsi fra di loro e avere dei figli?” come oggi a volte ricordiamo che “Una volta - e nemmeno tanto lontana - in questo Paese le donne non votavano”.

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