Per
molti di noi il buon senso ci suggerisce che per essere buoni genitori non
bisogna per forza essere eterosessuali, ma, come ben sappiamo, moltissime
persone non condividono questo pensiero e sono scandalizzate all'idea che un
bambino possa essere allevato da due madri o due padri.
Uno dei motivi di questa resistenza è che, come sottolinea
Vittorio Lingiardi (psichiatra e psicoterapeuta italiano, professore
ordinario di Psicologia Dinamica presso la Facoltà di
Medicina e Psicologia della Sapienza Università di Roma) “il tema
della genitorialità omosessuale è di solito affidato a ideologie o visceralità
di politici il più delle volte impreparati”
Le conseguenze di questa cattiva informazione sono la discriminazione e l’assenza
di leggi che permettano a persone dello stesso sesso di sposarsi e adottare,
negando, di fatto, il diritto alla famiglia a moltissime persone.
Noi, che crediamo nella necessità e nel valore di una buona informazione,
pensiamo che sia giusto dare voce a chi in fatto di genitorialità è sviluppo
infantile se ne intende e riporteremo di seguito i risultati di numerosi e
recenti studi in campo psichiatrico e psicologico:
- Il 20 marzo 2013 l’American Academy of Pediatrics (Aap) pubblica un importante documento in cui, oltre a ribadire le conclusioni di una ricerca pubblicata nel 2006 («adulti coscienziosi e capaci di fornire cure, siano essi uomini o donne, etero o omosessuali, possono essere ottimi genitori»), afferma che, «nonostante le disparità di trattamento economico e legale e la stigmatizzazione sociale», trent’anni di ricerche documentano che l’essere cresciuti da genitori lesbiche e gay non danneggia la salute psicologica dei figli e che «il benessere dei bambini è influenzato dalla qualità delle relazioni con i genitori, dal senso di sicurezza e competenza di questi e dalla presenza di un sostegno sociale ed economico alle famiglie». Motivo di più, conclude l’Aap, per sostenere definitivamente la legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
- L’American Psychoanalytic Association risponde così a chi sostiene che avere genitori omosessuali è “contro l’interesse del bambino”: «È nell’interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti, capaci di cure e di responsabilità educative. La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale».
- In Francia, cinquecento psicoanalisti hanno da poco firmato una petizione a favore del «matrimonio per tutti» e della possibilità di adozione per le persone omosessuali.
- L’Associazione Italiana di Psicologia ricorda, in una recente pubblicazione, che «la ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare», indipendentemente dal fatto che i genitori siano «conviventi, separati, risposati, single, dello stesso sesso».
Qual è, quindi, il “vero genitore”?
Quello che mette a disposizione la propria biologia o quello che cresce il
figlio fornendogli cure e sicurezza?
Noi la risposta la sappiamo e sappiamo
anche che è giunta l’ora di smetterla di nascondersi dietro la parola “tradizione”,
non esiste più un solo tipo di famiglia, ma esistono tante famiglie tutte
valide nel momento in cui mettono a disposizione affetto e accudimento.
In poche parole: love makes a family.
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