sabato 7 luglio 2012

ANIME GOLOSE E PIGRE

Una serata fuori dal comune. 
Una serata arancione. 
Una serata golosa.


E così giovedì scorso è andato, tra chicchi d'uva lanciati dal "palco" e una bomboletta di panna spray, tra musica "revival" se così si può definire il wakawaka e orecchini a forma di teschio, tra tacchi alti e infradito.

Lo spettacolo dei TheGaffas, uno spettacolo. 
Il djset, un tuffo nel passato. Di noi giovani tamarri.

Poche le parole per raccontare a chi non c'era la sensazione di cedere al peccato della gola. Che poi la Chiesa Cattolica lo vede tanto come un peccato da dannazione eterna dell'anima, ma altro non è che la sintesi di questa gioventù bruciata: "La gola è il desiderio di ingurgitare più di quanto l'individuo necessita. È l'ingordigia di cibi e bevande". Fate vobis.
Il tutto condito da una tigrata Maya Luna in tutù nero.

E giusto in tema di emblemi della generazione, come resistere all'ozio? Impossibile. Il cazzegio, la mancanzadisbatta, il sìtràlofaccioquandochovoglia in italiano si chiama accidia e benchè possa essere l'ottava meraviglia del mondo (dopo mangiare, dormire e tutto il resto), sporca irrimediabilmente l'anima anche quella.
E tinti di azzurro sarà proprio a questa dolce indolenza che ci si lascerà andare giovedì prossimo, cullati dalle note della dolce Inda con pezzi acustici presi da qui e da qui. Perchè si sa, la musica nasce dall'accidia: "La mia sicuramente", racconta Inda. "Non dai giorni pieni di cose da fare, gente da vedere. I momenti prolifici sono quelli vuoti e silenzioni. Anche un po' noiosi".



Come resistere al richiamo dell'antisbatta??

L'invito è pronto, il peccato sarà non esserci.



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