martedì 11 settembre 2012

NEMMENO I NIRVANA AL BLOOM NEL '91



Ma uno non fa in tempo ad allontanarsi dalla terra lombarda per un week end (sì, ok, è stato lungo, pur sempre solo un week end), che gli aprono i registri delle coppie di fatto a Milano.

Eh sì, uno parte credendo ancora di vivere in una regione, il cui capoluogo dice dice ma tanto non conclude mai nulla e invece si torna con la bella notizia che il caro Pisapia qualcosa, lo sta facendo davvero.

Venerdì arriva la notizia: aperto il registro delle unioni civili a Milano.

L’assessore del Comune di Milano
ai Servizi civici,
 Daniela Benelli
Dopo aver festeggiato come un gol ai Mondiali, la calma torna sovrana. Da martedì 18 settembre sarà possibile iscriversi al registro delle unioni civili istituito dal Comune di Milano, recandosi all'ufficio di via Larga 12, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 15.30. Potranno iscriversi al registro:  persone di sesso diverso o dello stesso sesso, maggiorenni e di qualsiasi nazionalità, purché risiedano o convivano anagraficamente nel Comune di Milano e siano iscritti nello stesso stato di famiglia. Verrà rilasciato l'attestato che specifica che la coppia "costituisce unione civile fondata su vincolo affettivo". Più forte di tanti altri vincoli, probabilmente.
E il prossimo sarà un martedì da sold out, come nemmeno i Nirvana al Bloom nel lontano 1991. Dopo il primo giorno di prenotazioni, che era ieri, l'agenda è già piena. Saranno diciotto le coppie milanesi che registreranno al momento dell'esordio. Quattordici eterosessuali e quattro omosessuali. Ebbene, la corsa è partita.
Quarantasei gli appuntamenti già fissati per tutta la settimana prossima per avere il tanto agognato attestato.

Ma questo non sarà il solito post, banale e prevedibile, del movimento gay di provincia che gioisce dei progressi che gli si muovono attorno. Senza giudicare coloro che lo hanno fatto. Questo post non dirà niente di più di quello che è già stato detto.
Si aggiungerà solo che, ora più che mai, è chiaro che ciò che si legge in alto alla pagina a sinistra, "Appello FATTI UGUALI", è possibile. Ora più che mai.


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