mercoledì 3 ottobre 2012

"FAME", DI NASO E DI FATTO

Colei che non faceva sesso, perché le avrebbero rubato la creatività dalla vagina. 
Colei che si è vestita di carne cruda, perché nessuno ferma il suo stile. 
Colei che voleva stirare gli abiti di scena agli Iron Maiden, perché tutti amano il rock.

Sì, si parla di Lady Gaga. 
E del suo profumo Fame.
Sorvolando sulle voci che lo volevano composto di sangue e sperma, di sicuro è un profumo fuori dall’ordinario. Partendo dal fatto che è nero (diventa trasparente a contatto con la pelle, se no faceva l'effetto-polpo) fino ad arrivare alla sua tecnologia “push-pull”: non ha note di testa-cuore-fondo come tutti gli altri (mmm, ma bisogna dirvi tutto? Sì, i profumi hanno odori diversi appena messi, dopo un po' e dopo un altro po'), ma gli odori interagiscono tra loro in un pout pourri meraviglioso.

Fame è stato creato dal naso di Richard Herpin, che aveva tre direttive: mistero, sensualità e leggerezza. Il mistero è dato dalla Belladonna: inutile dilungarsi su tutte quelle storie di avvelenamenti del XVIII secolo, quando le lascive dame francesi ne facevano di tutti i colori. La sensualità è resa dal miele, dallo zafferano e dall’albicocca, che in effetti attizzano abbastanza. Infine la leggerezza non poteva che essere affidata ad una nota floreale, Orchidea Tigre e Gelsomino Sambac, che chi sa cosa sono è bravo.

Un profumo Gaga il giusto, senza esagerare. Incredibile.


(fbl)

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