Facciamolo. Una volta per tutte. Una volta per tutti.
Meladailabrianza aderisce all’iniziativa nazionale Una volta per tutti, il cui traguardo è quello di raccogliere firme necessarie per
il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto.
Si può firmare. Si deve firmare.
Dove? Allo Sportello del Cittadino presso il Comune di
Monza, in Piazza Carducci. Gli orari, sì, sono orari schifosi (dal lunedì al
venerdì dalle 8:30 alle 13, giovedì dalle 8:30 alle 16:30 e sabato dalle 8:30
alle 12), però un minuto lo si troverà anche. Parcheggio, anche, è un argomento
schifoso in centro a Monza, però una soluzione la si trova. La si deve trovare.
Non parleremo di nuovo di quanto Meladailabrianza crede
nella creazione di un registro per le coppie di fatto. Non parleremo di nuovo
di Fatti Uguali. Non parleremo di nuovo del fatto che è un traguardo già
raggiunto anche a Milano. Non parleremo di un sacco di cose. Sarebbe troppo
noioso.
Però parleremo di quanto sia importante che questa proposta
di legge sia estesa a livello nazionale. O meglio, lasceremo che venga intuito.
Anche parlare di questo sarebbe troppo scontato.
Ci si ama. E questo basta. E soprattutto, si vede.
Meladailabrianza e le sue giovani volenterose reclute si
recheranno sabato mattina a firmare la raccolta firme attiva a Monza. Nonostante
il loro primordiale istinto di conservazione ripeterà ai loro cervelli di non
alzarsi dal letto. Però, come dicevamo, si fa. Si deve fare.
E poi c’è sempre la solita vecchia storia per cui le immagini
valgono più di mille parole. Detto, ridetto e stradetto. Quindi
Meladailabrianza al debutto di Spacca dedicherà il photoset all’iniziativa,
mettendoci la faccia come al solito.
“Una volta per tutti” è un progetto importante che chiede il riconoscimento di garanzie e
tutele minime alle coppie di fatto, siano eterosessuali ed omosessuali, che non
possono o non vogliono accedere ad alcun istituto giuridico. Chiede anche il
riconoscimento di un istituto giuridico intermedio per il riconoscimento delle
coppie che convivono, sulla base della loro vita affettiva, che estenda a loro
e ai loro figli tutele e garanzie. Ed infine un ulteriore istituto giuridico
che tuteli le coppie omosessuali sul modello della Civil Partnership Act
inglese, come già avviene in altri paesi europei tra cui Germania e Regno
Unito.
Insomma, una roba importante.
E poi si sprecano i nomi dei vip che aderiscono all’iniziativa:
Paola Marella, Anna Mazzamauro, Alessandro Cecchi Paone, Arisa, Francesca
Reggiani, Paolo Rossi, Pero Chiambretti, Fabio Canino, Nichi Vendola. E chi più
ne ha più ne metta. Ma soprattutto, the last but not the least, aderisce al
progetto anche Sandra Milo. Che dopo anni ha smesso di gridare il nome dell’amatofiglio.
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