lunedì 21 gennaio 2013

IL PESO DELLA SINCERITA'


Nulla è più complicato della sincerità.
Luigi Pirandello, La realtà del sogno, 1922

Ma a volte la sincerità si nasconde nelle pieghe della normalità e della spontaneità.
Un tema come tanti altri. Di quelli da scrivere in classe. Di quelli a cui non in molti danno peso. Il titolo: “Il peso che porto tutti i giorni”. Una professoressa inglese ha assegnato ai propri studenti questo saggio senza aspettarsi a cosa sarebbe andata incontro. Uno dei suoi alunni ha scelto proprio le pagine a righe di quel tema per fare coming out.

Il ragazzo ha lasciato scorrere dalla punta di quella penna tutto.
Le sue paure: “Semplicemente non voglio essere odiato. O peggio, essere cacciato dalle vite delle persone”.
Le sue difficoltà: “Io voglio che non cambi nulla, che le cose rimangano uguali”.
I suoi traguardi: “Qualcuno ha iniziato a detestarmi. Di questi ultimi non mi preoccupo”.
E le sue speranze: “Il giorno in cui potrò finalmente liberarmi di questo peso, liberare il mio mondo, sarà la prima grande vittoria della mia vita. È il giorno che non vedo l'ora di vedere”.

Le poche righe di commento della professoressa avranno forse aperto uno spiraglio nel buio del disagio del giovane: “Sono onorata di essere testimone di questo peso che ti sei tolto. Sei un giovane incredibile, dinamico e compassionevole. Darai al mondo qualcosa per quello che sei, offrendo soltanto il tuo amore e il tuo spirito. Se le persone sceglieranno di non essere a loro agio con la tua onestà saranno loro a perdere qualcosa”.

Il ragazzo, sorpreso dal giudizio della sua insegnante, ha fotografato e pubblicato il suo testo su Reddit. Conquistato il popolo di Internet, il tema è stato anche citato dall’edizione britannica dell’Huffington Post.

Solo leggendo, forse, la sincerità sembrerà meno complicata.


Gentile professoressa, vorrei parlarle della cosa più grande che porto dentro. La porto dalla scuola media e per me è un peso enorme sin da quando l'ho scoperta. Sono passati ormai sei anni da quando ho scoperto quale fosse la mia sessualità ed è stato un peso per un bel po' di tempo.
Lo è stato fino a che non ho iniziato a lasciarmelo alle spalle. E me lo sono tenuto dentro a lungo perché avevo. Ho paura che le altre persone si accorgano di questo peso. Che si accorgano del peso e inizino a trattarmi in maniera diversa. Che abbiano pensieri negativi. Che mi odino. Ecco perché l'ho tenuto nascosto questo peso. Semplicemente non voglio essere odiato. O peggio, essere cacciato dalle vite delle persone.
Io voglio che non cambi nulla, che le cose rimangano uguali. Ma voglio anche liberarmene. Questo peso mi sta portando a fondo: mi sta facendo allontanare dalle cose importanti ma ancora una volta la paura entra in gioco e mi causa ripensamenti. La paura mi costringe a tenere dentro questo peso ancora a lungo.
Per fortuna sono stato capace di gettare via piccole porzioni del mio peso, facendo sapere ad alcuni che per la società non sono "normale". Per alcuni saperlo non ha cambiato nulla. Alcuni mi hanno considerato una persona ancora migliore. Infine, qualcuno ha iniziato a detestarmi.
Di questi ultimi non mi preoccupo. Possono pure rimanere nel loro piccolo mondo triste pieno di odio bigotto. Sono riuscito ad estirpare gran parte del peso che porto, ma una piccola parte rimane.
Il peso è rimasto per la mia famiglia: sarà il momento più difficile fargli sapere di questa cosa che mi porto dentro, perché non so come reagirà. Non so se a loro interesserà qualcosa, se rifiuteranno il mio amore e mi disconosceranno come figlio, fratello o nipote.
Il giorno in cui potrò finalmente liberarmi di questo peso, liberare il mio mondo, sarà la prima grande vittoria della mia vita. È il giorno che non vedo l'ora di vedere.

P.S. La ragione principale per la quale ho aspettato così a lungo per dirle questo è che mi sentivo a disagio a scriverle questa lettera, non sapevo come avrebbe potuto reagire. Mi scuso per gli eventuali disagi che i miei sentimenti egoistici possono averle causato. Grazie per aver letto questo. È un grande passo per me.


“Il peso che porto tutti i giorni”. Tutti ne abbiamo uno.


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