lunedì 30 aprile 2012

DOPO LE MELE, LE BANANE

Chi non c'era ne ha sentito parlare a centinaia di chilometri di distanza.
E non si sta parlando di Belen che vola in moto, ma dell'ultima MELADAILABRIANZA.
Una serata pazzesca.

Dicono ci fosse in giro Davide. Con i suoi capelli rossi. Si vocifera di una bionda scatenata. Che dovrebbe fare Gaga di cognome. Qualcuno nemmeno da sbronzo ha saputo abbandonare il suo eye-liner. Altri hanno fatto faville con le banane. E non si pensi male. Anzi, un grazie a Renzo e Lucio.

E grazie ai nostri dj. E ai dj degli altri. Ad Arci Acropolis. A Maya Luna. E agli addominali di qualcuno a cui non mi sono potuto presentare di persona.
Insomma, grazie a tutti.

E taggatevi!

E dopo tutti questi baci, tutti questi abbracci e tutti questi postumi, l'appuntamento è vicino. Dannatamente vicino. Se riuscite a smaltire i postumi in fretta, ci si vede il 18 maggio per una nuova festa oppure il 30 maggio al Carroponte.
Altrimenti, sfigati.

E comunque, altro che darcela la Brianza, ormai è nostra.

domenica 22 aprile 2012

ANDARE E TORNARE, C'E' DI MEZZO IL MARE

"Quindi, come ci gestiamo per stasera?"


"Io sono già a Milano con auto a Cologno. Se dovesse essere strettamente necessario posso tornare a prenderla e fare l'amico bob. In tal caso vi odieró per sempre."
"Io ci sono all'andata. A che ora bisogna essere là?"
"Verso le 23:30 direi. Partiamo alle 23. Poi io e Claudia torniamo con Angelo."
"So che tornerete sbronzissime, ma domattina ditemi com'è andata la serata così pubblichiamo un pezzettino sul blog, ok?"

I padroni di casa: Gaia360
Il locale: Toilet Club

Andate, sono andate.
Tornate, sono tornate.

Ma cosa sia successo tra una cosa e l'altra, nessuno lo sa. Nè lo saprà mai, probabilmente.

Per info, aspettare.



Un piccolo indizio: il piccolo indizio.



mercoledì 18 aprile 2012

TACCHI, PARRUCCA E PAILLETTES

Poche parole, molte non ne servono.
Un'intervista bionda. Un'intervista a tacchi alti. Un'intervista a base di paillettes.

Solo per noi e solo per voi la più unica che rara Maya Luna in una più unica che rara intervista.


Altezza di tacco preferita 
Valuto tutto e tutti dai 15 centimetri in su!

Colore e taglio di capelli preferito    
Platino forever, l’acconciatura non conta, sono una ragazzacciaaa!

Paillettes o piume?
Paillettes per riflettere la mia incontenibile luce, del resto le piume all’occorrenza posso sempre strapparle a qualche oca tra le mie colleghe!

Tre cose che ti fanno sentire Maya Luna
In realtà maya luna è una delle sfaccettature del mio carattere, non ho bisogno di nulla perchè venga fuori, dato che facendo anche radio, divento maya luna spesso senza travestirmi, mi basta concentrarmi un attimo e viene fuori. Il trucco, la parrucca e i vestiti però mi servono ad entrare meglio nel personaggio, che si evolve pian piano acquisendo via via nuove caratteristiche.

Raccontaci cosa succede quando entri nel tuo camerino, le tappe del tuo trucco. Ti trucchi meglio di me: INSEGNAMI      
Allora, innanzitutto è necessario disporre di un camerino di almeno 50 metri quadrati, con vasca da bagno idromassaggio, angolino sauna, aromi naturali diffusi nell’ambiente, cesto con lettere sempre aggiornate dei fan e degli ammiratori ed almeno 3 vasi stracolmi di rose e un piatto con qualche leccornia da assaporare mentre leggo e rispondo alle letterine sul tavolino a fianco alla specchiera con almeno 30 lampadine per avere la luce adeguata ad illuminare alla perfezione ogni singolo poro del viso. una volta arrivata nel camerino, faccio una sauna per purificare la pelle e successivamente un idromassaggio per rassodarla, annuso le rose e gli aromi nell’aria per entrare nel mode adeguato all’occasione, stimolo il palato con un bello spuntino mentre leggo le lettere dei fan ed accendo le luci della specchiera per illuminare il mio viso nella maniera ottimale, particolare fondamentale. Poi mi lancio con la faccia dentro il beautycase e quello che mi rimane attaccato alla faccia diventa il mio trucco. Provaci è divertenteee!

Il tuo idolo musicale  
Non ho un idolo, ma se lo avessi, sarei io!

La tua musa ispiratrice
Cyndi Lauper per la sua irriverenza, zia Assunta de “La tata” per il suo look e le sua dipendenza dal cibo come stile di vita, Platinette per la sua sagacia e perchè spero un giorno di prendere il suo posto, Valeria Marini per la sua vuota interpretazione della femminilità, Wendy Windam come per la marini, Iva Zanicchi per la sua casereccità, e Mara Maionchi per la sua spontaneità!!

Qualcosa che avresti voluto dire in questa intervista ma che non ti è stato chiesto 
Pensi che ti abbia presa per il culo per tutta l’intervista??? Beh, avevo dedotto che sei intelligente dato che hai deciso di intervistarmi!!!  


Ora che vi ha conquistato il cuore e il resto, votate la nostra vocalist, sicura vincitrice del concorso Top Drag Queen.
E venite a cercare di farvi concedere un suo ammaliante sguardo a Meladailabrianza vol. III.


domenica 15 aprile 2012

TRE, IL NUMERO PERFETTO

"Mi vesto di nero per attirare il sole". [cit. nonc'ènemmenobisognodidirlo]
E Meladailabrianza invece attira la Luna.

Per il terzo mese consecutivo Acropolis è nostra. 
E dopo il 27 aprile nulla sarà come prima.

Gli ospiti non hanno bisogno di presentazione: 
Amigdalax con un live set da paura
dj Morgana Blue con il rock
E quella meraviglia di Maya Luna, tutta per voi.

E c'è di mezzo pure un compleanno.
Del Presidente.

Una serata esageratamente aggressiva, ma di cui nulla di più sarà svelato.

Si può solo dire che indiscrezioni del settore parlano di qualcosa di strano, che sta animando, scuotendo ed agitando le budella delle più pazze del gruppo: voci ben informate parlano di una seduta particolare, una riunione intima, tenutasi una sera in Locomotiva, in cui tre esponenti di Meladailabrianza (di cui non faremo noi, ma diremo solo che si tratta della B/bruna, della bionda e della rossa) accoglievano la povera addetta stampa del movimento con la frase: "Tu sarai Beyoncè". 
Senza nulla togliere all'artista in questione, l'addetta stampa rilascia una dichiarazione in cui conferma di avere un culo più piccolo del suo. Una voce che rompe i vetri tanto è stonata (l'addetta stampa, ovviamente, non la culona), ma almeno il culo ce l'ha più piccolo.
Non si può negare che questo presupposto lasci che il panico serpeggi tra i meandri della Brianza, che si può immaginare non sarà più la stessa dopo la serata del 27 aprile.

Ogni parola detta di più sarebbe superflua e banale.
Saluti sulle note di David Bowie.
Da notare i messaggi subliminali che lo staff cerca di mandare ai propri seguaci, ma senza fortuna. Qualcuno all'ultimo evento di Meladailabrianza (di cui le fotografie ancora fioccano come neve) indossava una maglia, riportante il nome dell'artista qui accanto citato, che a quanto pare sarà l'idolo della prossima serata. Un artista con cui ha anche in comune il taglio di capelli, oserei dire.
A voi la soluzione dell'enigma



sabato 7 aprile 2012

I CAMILLAS: SUPPORTER O PROMOTER?

Metti una serata all'Arci Blob di Arcore. Metti un gruppo di musicisti non molto convenzionali. Unisci il gruppo lesbo-gay-trans-chic più brianzolo del momento. Condisci con il collante che tutto tiene insieme (e che si chiama Viviana). E ottieni un trenino che a metà concerto saltella dentro il circolo arcorese.

I Camillas all'Autofestione del Blob hanno fatto furore. E anche sudore. Ma soprattutto non hanno perso occasione per fare a Meladailabrianza un po' di pubblicità occulta, che di occulto aveva ben poco.
All'ingresso, nel cortile del locale dove tutto può succedere e tutto è già successo, arrivano gli artisti. Lei è lì che fuma una sigaretta. Mirko si gira, guarda Mario Bossi (non c'è bisogno di spiegazioni per chi lo conosce, ma chi non lo conosce non potrebbe mai capire la portata del personaggio) e la frase che entra nella storia:
"Io, quella, la conosco. E' Viviana. Quella di Meladailabrianza"
E da lì chi li ferma più. E si son pure divertiti, manco a dirlo.
Chi se ne va con cd sotto braccio, chi canticchia motivetti che difficilmente usciranno dalla testa, chi tiene ancora il tempo con il piedino epilettico.
Non si può dire che I Camillas non facciano breccia.


Anche se l'amore non è scoccato ieri sera, eh. E' da un po' che si corteggiano tutti quanti. Prima al Bloom a Mezzago, poi al Circolo Magnolia, poi. E i risultati si vedono.
Quella lontana sera del 21 marzo: "Irriducibili e irrecuperabili. La stagione dei baci è finita, è ora di beccarvi qualche malattia infettiva. Loro sono la colonna sonora perfetta dei vostri giorni a letto, delle allucinazioni e degli amici immaginari". Una garanzia.
Mancava poco al Meladailabrianza vol. II e una serata di volantinaggio estremo si è trasformata in puro stalking da flyer. Meladailabrianza cominciava a somigliare a Gabriele Paolini: in ogni foto, in ogni video, in ogni concerto.

Ma esattamente I Camillas da dove arrivano?
Bè, la biografia è composta da poche righe, ma molto molto significative.
"I Camillas nascono a Pordenone nel 1964, come duo formato da Rubens Camillas (chitarre, xilofono, voce) e Zagor Camillas (tastiere, cimbalo, voce). Per quarant'anni non producono niente, ma nel 2004 succede qualcosa di straordinario: il rock'n'roll li vuole e loro accettano".

Nuovi supporter di Meladailabrianza. Anzi, forse già promoter.

domenica 1 aprile 2012

PISCINE, CHUPITI E FOTO

“Chi me lo pinza dietro?”
“Bussiamo”
“Mi fai cinque chupiti di vodka alla menta?”
“Toccatemi tutti le tette”

In altre parole, una serata fantastica. 
C’è chi si ricorda di più, chi si ricorda di meno. Chi sogna di nuotare e chi dice di aver chiuso con l’alcol. Chi odia Viviana e chi maledice se stesso.

Questo è stato Meladailabrianza vol. II. E Meladailabrianza ringrazia.

Tutti quelli a cui l'altra sera non è bastato o che non avevano una faccia abbastanza presentabile da poter essere immortalati in foto, si sono trovati oggi a L'ora d'aria, organizzato da Gaia360°.

E mentre continua la lotta per la nobile causa, continua anche la lotta contro i postumi.

A breve arriveranno le fotografie, tutte le fotografie. Che lo vogliate oppure no.