giovedì 27 settembre 2012

ORFANI DI GLORIA, ARRIVANO DAVID E BRIAN


Avete voglia di qualcosa di leggero e romantico? 
Vi andrebbe di ridere in compagnia di una famiglia non convenzonale che vi sappia emozionare e commuovere senza scadere nello stucchevole? 
Siete orfani di Modern Family tanto da andare a cercare le battute di Phil, Gloria, Mitchell e Cameron su Youtube? 


The New Normal è quello che fa per voi! 

La comedy,  creata da Ryan Murphy Allison Adler per la NBC, racconta la storia di David e Bryan, coppia di Beverly Hills che ha tutto: una relazione stabile, brillanti carriere e una bella casa, l'unica che manca nella loro vita è un figlio. Personaggi brillanti, battute  taglienti e serrate e le emozioni che solo due futuri papà alle prese con esami medici e corsi pre-parto possono darvi, vi renderanno dipendenti della serie dalla prima puntata. 
Parola di Telefilm Addicted!


(claudia)


lunedì 24 settembre 2012

FAMIGLIA, ANZI FAMIGLIE

Oggi parliamo di famiglia, anzi di famiglie, al plurale, perché vogliamo abbattere l’idea che “di famiglia ce ne sia una sola composta da un uomo e da una donna” e mostrarvi come ne esistano altre forme altrettanto naturali e fondate sull’amore composte da due donne o da due uomini.

Ormai quasi tutti i giorni in televisione o sui giornali il politico/attore/opinionista di turno esprime la sua idea a proposito delle famiglie omosessuali, giudizi che sanno più di verità incontrovertibili che umili opinioni e che spesso ci fanno ribaltare le budella perché sentire un politico pluridivorziato che parla di valore della famiglia tradizionale porta alla mente una sola parola: ipocrisia. 
Raccapricciati da tutta l’ignoranza e la poca informazione che ci circonda abbiamo deciso di documentarci e fornirvi qualche breve spunto per permettere a tutti di formarsi una propria opinione in merito in modo da non dover sentire più, si spera, frasi del tipo “I gay sono sterili e quindi è giusto che non possano formare una famiglia.

  • GLI OMOSESSUALI NON POSSONO AVERE FIGLI
Lo so che ora starete pensando “ma ci pigliano per cretini?” però credeteci, questa frase salta fuori più spesso di quello che pensiate quindi, cadendo pure nell’ovvio, vogliamo chiarire una volta per tutte che gli omosessuali, uomini e donne, non sono STERILI, una donna lesbica può rimanere incinta e un uomo gay può mettere incinta una donna volendo, sono solo i loro rapporti sessuali a non essere fertili.
  • UN BAMBINO, PER UN SANO SVILUPPO, HA BISOGNO DI UNA MADRE/UN PADRE/ENTRAMBE LE FIGURE MASCHILE E FEMMINILE
Se ciò fosse vero allora bisognerebbe togliere il valore di famiglia a tutte le numerosissime famiglie omogenitoriali che esistono, sconsigliare ad una donna single di avere figli e suggerire ad un padre single di evitare di crescere da solo il proprio figlio.
Sfogliando i manuali di psicologia dello sviluppo leggiamo che un bambino ha sì bisogno di una figura maschile e femminile di riferimento per la formazione del ruolo genere, ma che, anche in presenza di una madre e di un padre, non sempre sono loro svolgere tale ruolo. Accanto alla figura dei genitori ci sono spesso altre figure molto vicino al bambino come i nonni, gli zii, i fratelli. Quindi non è assolutamente necessario al fine di un sano sviluppo che il bambino abbia genitori di entrambi i sessi, sarà spontaneo per lui o per lei ricercare figure di riferimento tra le altre figure importanti che gli gravitano attorno senza che questo comprometta la sua salute mentale.
  • DA SEMPRE, LA FAMIGLIA E' COMPOSTA DA UN UOMO E UNA DONNA
In molti si rifanno alla “tradizione” per dimostrare che le famiglie omogenitoriali siano una pretesa dell’epoca moderna fatta di perdita dei valori e del buon gusto.
Purtroppo per tutti quelli che la pensano così la verità è esattamente l’opposto: un padre coinvolto nella crescita del figlio e nella gestione familiare è una conquista degli ultimi cinquant’anni!
Dall’alba dei tempi le donne della tribù crescevano i figli mentre i padri erano a caccia ed è stato così fino alla metà del secolo scorso con la differenza che l’uomo ha smesso di portare a casa animali morti e ha iniziato a portare a casa lo stipendio.
A tutt’oggi il coinvolgimento del padre nella crescita del figlio è un’usanza occidentale, in tutto l’oriente o nelle tribù africane sono ancora le donne a crescere i figli senza che nessuno si permetta di parlare di sviluppo deviato!
  • UN BAMBINO SE CRESCE IN UNA FAMIGLIA OMOSESSUALE DIVENTA OMOSESSUALE ANCHE LUI
Questa è una cavolata e lo sappiamo tutti, ma si sa che la madre degli ignoranti e sempre incinta e quindi ci permettiamo di ricadere nuovamente nell’ovvio dicendo che se questo fosse vero allora bisognerebbe diffidare di tutte quelle coppie eterosessuali che hanno un figlio omosessuale!
L’essere omosessuale è in gran parte determinato geneticamente questo è vero, ma questo non vuol dire che esista una trasmissione generazionale del famigerato “gene omosessuale”. Non esiste nulla del genere, come non esiste un ambiente familiare che favorisca o no l’omosessualità.
  • CRESCERE IN UNA FAMIGLIA OMOSESSUALE METTE A RISCHIO LA SALUTE MENTALE DEL BAMBINO
Questa è forse l’idea più radicata nella cultura popolare e quindi la più difficile da abbattere.
Fortunatamente dagli anni Cinquanta ad oggi sono stati fatti, soprattutto in America, numerosi studi condotti dall'American Psuchiatric Association, American Academy of Pediatrics e altri gruppi di studio. Le ricerche condotte non hanno evidenziato alcuna differenza, neppur minima, negli effetti dell'omogenitorialità rispetto alla genitorialità eterosessuale, neppure con riferimento alle dinamiche interne alla coppia dopo l'arrivo dei figli.
L'American Psychological Association nel luglio 2004 ha dichiarato: "Non esiste alcuna prova scientifica che l'essere dei buoni genitori sia connesso all'orientamento sessuale dei genitori medesimi: genitori dello stesso sesso hanno la stessa probabilità di quelli eterosessuali di fornire ai loro figli un ambiente di crescita sano e favorevole. La ricerca ha dimostrato che la stabilità, lo sviluppo e la saluta psicologica dei bambini non ha collegamento con l'orientamento sessuale dei genitori e che i bambini allevati da coppie gay e lesbiche hanno la stessa probabilità di crescere bene quanto quelli allevati da coppie eterosessuali".
L'omogenitorialità viene supportata anche dalla Child Welfare League of America, dalla National Association of Social Workers, dal North American Council on Adoptable Children e dall'American Academy of Family Physicians.

A questo punto sarà chiaro a tutti quanto sia grande il muro da dover abbattere prima di poter parlare anche solo civilmente (senza cadere nei luoghi comuni medievali che abbiamo sopra elencato) di adozioni da parte di coppie omosessuali. 
Matton mattone ci si sta provando.
Chissà se ci riuscirà.
Intanto, come ben dichiara la foto a sinistra, la speranza è l'ultima a morire.
Anche se, sinistra o non sinistra...


sabato 22 settembre 2012

FREDDO = ARROSTO


L'inverno è alle porte.
Per chi è amante della buona forchetta non esistono giubbotti ultra pesanti stile omino Micheline, in cui se si inciampa si rischia di rotolare per l'intera Brianza come un pallone per l'impossibilità di movimento. La soluzione è una sola: cibo, cibo cibo. Niente di meglio che qualche strato di grasso in più, qualche rotolino per accentuare le forme. Quindi. Se magna!A tal proposito propongo una ricettina, niente di impegnativo, semplice semplice manco foste Gordon Ramsay: arrosto con castagne e prugne secche.Non mettetevi in tenuta culinaria antisommossa, non ingrembiulatevi come se non ci fosse un domani. È pure una ricetta poco sporchevole.

Procuratevi
800 g di fesa di vitello
5/6 prugne secche denocciolate
150 g di castagne lessate (comprate quelle secche e bollitele finché non diventano morbide)
1 bicchiere di vino bianco
mezzo bicchiere di latte
sale e pepe q.b.
qualche foglia di alloro (giusto giusto se le avete eh), olio, burro (oh sì, il burro) salvia e rosmarino
1 scalogno
brodo di carne o vegetale (in un piccolo pentolino)

Il procedimento è semplice, schiaffare tutti gli ingredienti nel pentolino.
Prima raccomandazione: non prendete fuoco.
Seconda raccomandazione: calma e sangue freddo.

Se avete una casseruola di coccio: superfigo. Altrimenti una antiaderente va più che bene.
Rosolate la carne com un buono strato di olio e una noce di burro, aggiungete salvia, rosmarino. A rosolatura avvenuta salare e pepare. Sfumate la carne con il vino bianco e aggiungere poi le castagne lessate. Aggiungete le prugne secche ammorbidite prima in un po' di acqua. Aggiungete quanto basta di brodo caldo e ultimare la cottura.
Tutto ok? Sopravvissuti? Preso fuoco? Se siete ancora vivi,  possiamo procedere.
Mettete in un recipiente tutto il sughetto che si è formato, lasciando in padella qualche castagna e prugna intera. A questo punto, frullate tutto quanto. In ultimo aggiungete del brodo per dare al tutto la consistenza di una salsa. Riunite il frullato in padella e siete pronti per apparecchiare la tavola! Basta servire delle fettine di arrosto bellamente immerse nel libidinoso e gustoso sughetto.

Come direbbe Julia Child: BOOON APETIIIIT!
Come diremmo noi: RUTTO LIBEROOOOO!

(pilvia)


giovedì 20 settembre 2012

IL CAVALIERE OSCURO NON RITORNA


Dispiace, ok? Dispiace davvero. Però no, la risposta è no, soltanto no.

Prendi un mercoledì sera, prendi il film che tutti dicono sia una bomba, prendi tutte le aspettative ed illusioni a riguardo. Premere il tasto ON sul frullatore. Se ne esce a pezzi.


“Batman – Il cavaliere Oscuro – Il Ritorno” è cagata pazzesca. 
Oltre a “La Corazzata Potemkin”.

A parte odiare svariati amici e colleghi che hanno fomentato le false speranze circa la riuscita di questo epilogo di trilogia, i commenti si possono sprecare. Facendone un brevissimo elenco si può partire dal fatto più doloroso, dalla scelta meno giustificabile: Anne Hathaway NON è catwoman. Forse l’affetto (se così lo si vuole chiamare) perMichelle Pfeiffer è troppo forte, ma Anne Hathaway no, lei no. 
Dopodichè si può passare ad un’altra infinità di difetti: i doppiaggi fan sollevare le sopracciglia tutto il tempo del film; si poteva dar du’ spicci in più a chi ha scritto i dialoghi (far credere che si parlava di un FIGLIO che poi si scopre essere FIGLIA è ridicolo); ci si poteva magari rifare alla vera storia di Bane (bestione di Poison Ivy e non benefattore di Culolandia) e soprattutto si poteva evitare di fargli scendere quella pietosa lacrimuccia; Ra’s al Ghul non può apparire come la Madonna di Fatima a rivelare il terzo segreto di Gotham; e riciclare tutto il cast di “Inception” fa subito disperazione. 
E dubito che qualcuno voglia parlare di Robin, vero? Ah, ecco, meglio.

E bere il Fernet Branca in pieno pomeriggio è da alcolizzati.

Ce ne sarebbero tante altre da dire, però..


Fingere che questo film non sia mai stato girato. Ecco la soluzione, fingere.


(fbl)

martedì 18 settembre 2012

FIORI, SORRISI E DUE BAMBINE

Palazzo Marino. Stamattina una piccola folla si è accalcata davanti alla stanza 231 dell’anagrafe, dove, alle 8:45, ha ufficialmente aperto i battenti il registro delle unioni civili.

Bouquet fioriti, sorrisi e tanto amore hanno fatto da cornice a questa prima giornata che ha registrato diciotto coppie in tutto, altre sono in fila d’attesa e aspettano il loro turno per poter sigillare la propria unione.

Quattro  coppie omosessuali erano presenti , tra loro qualche volto noto come Paolo Hutter, famoso per aver celebrato 20 anni fa in piazza della scala i primi matrimoni omosessuali, e Francesca Vecchioni, figlia del cantautore Roberto, con la compagna Alessandra e le loro due bambine. 

Amore. E' soltanto quello. In tutte le forme in cui si può manifestare.


sabato 15 settembre 2012

IL "GAY FRIENDLY" NON PARLA ITALIANO


Il mondo si muove. 
Le famiglie cambiano.
Le pubblicità evolvono.

In questi ultimi mesi se ne sono viste di belle.

Spot 2011 Ikea Catania
A cominciare dal geniale spot gay friendly di Ikea: "Basta poco per cambiare". Spazio alla vita, perchè la famiglia si crea a propria immagine, senza costrizioni di genere o forma o colore. La famiglia è casa. No forse questa fa troppo Barilla. Però il messaggio è chiaro, no?
E poteva forse il caro Giovanardi starsene zitto? Certo che no. Quindi mentre tutti, a guardare questa pubblicità, inclinano la testa verso sinistra e con una fastidiosa vocetta acuta esclamano "Ma che cosa carina!", lui invece vomita le solite affermazioni. "Il termine famiglia usato dalla multinazionale è lesivo della Costituzione italiana, perchè per essa si deve intendere solo quella formata dal matrimonio tra uomo e donna". L'azienda svedese non si fa attendere: "Quella fondata su matrimonio è una delle famiglie. Noi ci rivolgiamo a tutte le tipologie". Un'entrata a gamba testa contro la nostra Costituzione, offensiva e di cattivo gusto: queste le parole rilasciate dal sottosegretario durante l'intervista tenuta con Klaus Davi a KlausCondicio (in onda su YouTube).

E così le abbiamo prese dagli svedesi.

Ma le prendiamo anche dagli abitanti di Malta, che pur essendo in pochi si fanno sentire.
Questa volta è Vodafone (Malta, appunto) che chiede "Who is your N°1?". E le risposte sono molte. Recuperata Monique Brincau, Marketing Executive di Vodafone Malta, Meladailabrianza è andata a farle due domande. "Abbiamo l'obiettivo di identificare le coppie diverse della vita (amici, fratelli, partner), per far capire che ognuno di noi ha un numero uno nella propria vita". Quindi, che il proprio n°1 sia un uomo, una donna o un gatto, non fa differenza per nessuno, almeno a Malta. "Abbiamo ricevuto molti feedback positivi - racconta Monique - soprattutto perchè la gente ha perfettamente capito il nostro messaggio". 
Grazie, a Malta non avete mica Giovanardi.

Come già detto, il mondo si muove. E' l'Italia che resta ferma.


martedì 11 settembre 2012

NEMMENO I NIRVANA AL BLOOM NEL '91



Ma uno non fa in tempo ad allontanarsi dalla terra lombarda per un week end (sì, ok, è stato lungo, pur sempre solo un week end), che gli aprono i registri delle coppie di fatto a Milano.

Eh sì, uno parte credendo ancora di vivere in una regione, il cui capoluogo dice dice ma tanto non conclude mai nulla e invece si torna con la bella notizia che il caro Pisapia qualcosa, lo sta facendo davvero.

Venerdì arriva la notizia: aperto il registro delle unioni civili a Milano.

L’assessore del Comune di Milano
ai Servizi civici,
 Daniela Benelli
Dopo aver festeggiato come un gol ai Mondiali, la calma torna sovrana. Da martedì 18 settembre sarà possibile iscriversi al registro delle unioni civili istituito dal Comune di Milano, recandosi all'ufficio di via Larga 12, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 15.30. Potranno iscriversi al registro:  persone di sesso diverso o dello stesso sesso, maggiorenni e di qualsiasi nazionalità, purché risiedano o convivano anagraficamente nel Comune di Milano e siano iscritti nello stesso stato di famiglia. Verrà rilasciato l'attestato che specifica che la coppia "costituisce unione civile fondata su vincolo affettivo". Più forte di tanti altri vincoli, probabilmente.
E il prossimo sarà un martedì da sold out, come nemmeno i Nirvana al Bloom nel lontano 1991. Dopo il primo giorno di prenotazioni, che era ieri, l'agenda è già piena. Saranno diciotto le coppie milanesi che registreranno al momento dell'esordio. Quattordici eterosessuali e quattro omosessuali. Ebbene, la corsa è partita.
Quarantasei gli appuntamenti già fissati per tutta la settimana prossima per avere il tanto agognato attestato.

Ma questo non sarà il solito post, banale e prevedibile, del movimento gay di provincia che gioisce dei progressi che gli si muovono attorno. Senza giudicare coloro che lo hanno fatto. Questo post non dirà niente di più di quello che è già stato detto.
Si aggiungerà solo che, ora più che mai, è chiaro che ciò che si legge in alto alla pagina a sinistra, "Appello FATTI UGUALI", è possibile. Ora più che mai.


mercoledì 5 settembre 2012

L'IMPORTANTE E' LA COLLA

In Acropolis ci siamo cresciuti noi. 
Ci siamo cresciuti tutti. E c'è cresciuta pure Meladailabrianza.
Ed è lì che da poche ore sono cominciati cinque giorni di festa, per festeggiare tutti i circoli Arci. 
Per festeggiare la Brianza e tutto quello che può fare. 
Per festeggiare gli Arci e tutto quello che possono dare (e che hanno dato). 

Si festeggiano i circoli. Si festeggiano le persone. Si festeggiano la cultura, la musica, la solidarietà, il dibattito, i diritti.
E Meladailabrianza ne sa qualcosa di diritti.

Per questo anche il nostro movimento è stato invitato a partecipare a quest'occasione di condivisione. Che poi, si sa, la condivisione fa la parte della colla: mangiare insieme, ridere insieme, ballare insieme, cantare insieme, urlare insieme, divertirsi insieme. Sì, la condivisione è colla.
Da oggi fino a domenica più di venti gruppi in concerto su due palchi (dagli Estratti di Porpora ai Arottenbit, dai Sandflowers a La Sindrome della Morte Improvvisa), quattro tavole rotonde tematiche (antimafia sociale, sviluppo sostenibile, politiche culturali, migranti e cittadinanza attiva), incursioni teatrali, mostre artistiche, live painting sessioni, proiezioni notturne, cucina e pizzeria, un tributo a Fabrizio de Andrè, animazione per bambini, workshop, tornei sportivi, bancarelle. Basta? 
Meladailabrianza porterà la sua voce alla tavola rotonda di venerdì sera "Come cambiare il paese con politiche culturali dal basso". La cultura è rivendicazione di diritti. 
Si era detto che, di diritti, qualcosa da dire ne avevamo.
Oltre alle parole però, anche il solito divertimento. Sempre venerdì, all'esterno un gazebo allestito a cura di Meladailabrianza in collaborazione con TooGeniusFreak, con proiezioni notturne e gadget.

Loro hanno sostenuto noi.
Noi sosteniamo loro.

L'unione mica faceva la forza!?