sabato 27 ottobre 2012

SPACCARE, DICE?

Suonare, dice? Fatto.
Dipingere, dice? Fatto.
Firmare, dice? Fatto.

Spaccare, dice? Fatto.

Un'autentica e tangibile soddisfazione per Meladailabrianza
ieri seraNonostante una evidente ansia da prestazione, tutto è andato per il meglio. Di robe da fare ce n'erano tante, di gente da vedere pure e di cose da dire anche di più.

E il palco, come al solito, pieno. Le Steetycats: matte come sempre. Una tirata d'orecchie per il loro primo compleanno (per il quale si sottolinea quanto abbia spaccato la torta total green).
Cheris Artrock che ha realizzato vere opere d'arte: ha lasciato senza parole. Otto Bob Gallo, fuori di testa pure lui, ma questo ormai lo sanno tutti. Ketty Passa, che, vabè, tanto registrata non lo è nemmeno lei. Dulcis in fundo, il nostro amato Dj Anj, che è pure targato DJ quindi.
Presenza ingombrante, invadente e soprattutto di rosso vestita, Maya Luna, per la quale ogni commento è superfluo: al suo ingresso in sala l'urlo è stato così forte che anche a Barlassina hanno saputo che era approdata al Bloom.
Insomma, la solita gabbia di matti. Compresi stagistifotografi e costumisti.

Prima e dopo che la follia prendesse il sopravvento (ma anche durante) il banchetto di raccolta firme per la campagna "Una volta per tutti" è stato preso d'assalto, motivo in più per ringraziare le povere Carlotta, Erika e Alice che hanno presidiato con amore l'ambaradan. I membri ritardatari di Meladailabrianza sono stati i primi a firmare (che la rossa fosse ritardataria in tutti i sensi, però, lo sapevamo un po' tutti, eh). 

"Vado a prendere la carta d'identità in macchina", "Hai tu la penna?", "Mi hai scavallato il posto". Tutti volevano firmare e l'hanno fatto. Le firme raccolte sfiorano quota duecento ed è un traguardo di cui andare più che fieri e che fa ben sperare nel poter davvero cambiare qualcosa. 

Gandhi diceva: "Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo". Forse ci siamo.
L'importante è che people have the power.


giovedì 18 ottobre 2012

FIRMARE, UNA VOLTA PER TUTTI

Facciamolo. Una volta per tutte. Una volta per tutti.

Meladailabrianza aderisce all’iniziativa nazionale Una volta per tutti, il cui traguardo è quello di raccogliere firme necessarie per il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto.
Si può firmare. Si deve firmare.

Dove? Allo Sportello del Cittadino presso il Comune di Monza, in Piazza Carducci. Gli orari, sì, sono orari schifosi (dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13, giovedì dalle 8:30 alle 16:30 e sabato dalle 8:30 alle 12), però un minuto lo si troverà anche. Parcheggio, anche, è un argomento schifoso in centro a Monza, però una soluzione la si trova. La si deve trovare.

Non parleremo di nuovo di quanto Meladailabrianza crede nella creazione di un registro per le coppie di fatto. Non parleremo di nuovo di Fatti Uguali. Non parleremo di nuovo del fatto che è un traguardo già raggiunto anche a Milano. Non parleremo di un sacco di cose. Sarebbe troppo noioso.

Però parleremo di quanto sia importante che questa proposta di legge sia estesa a livello nazionale. O meglio, lasceremo che venga intuito. Anche parlare di questo sarebbe troppo scontato.
Ci si ama. E questo basta. E soprattutto, si vede.

Meladailabrianza e le sue giovani volenterose reclute si recheranno sabato mattina a firmare la raccolta firme attiva a Monza. Nonostante il loro primordiale istinto di conservazione ripeterà ai loro cervelli di non alzarsi dal letto. Però, come dicevamo, si fa. Si deve fare.
E poi c’è sempre la solita vecchia storia per cui le immagini valgono più di mille parole. Detto, ridetto e stradetto. Quindi Meladailabrianza al debutto di Spacca dedicherà il photoset all’iniziativa, mettendoci la faccia come al solito.

“Una volta per tutti” è un progetto importante  che chiede il riconoscimento di garanzie e tutele minime alle coppie di fatto, siano eterosessuali ed omosessuali, che non possono o non vogliono accedere ad alcun istituto giuridico. Chiede anche il riconoscimento di un istituto giuridico intermedio per il riconoscimento delle coppie che convivono, sulla base della loro vita affettiva, che estenda a loro e ai loro figli tutele e garanzie. Ed infine un ulteriore istituto giuridico che tuteli le coppie omosessuali sul modello della Civil Partnership Act inglese, come già avviene in altri paesi europei tra cui Germania e Regno Unito.
Insomma, una roba importante.

E poi si sprecano i nomi dei vip che aderiscono all’iniziativa: Paola Marella, Anna Mazzamauro, Alessandro Cecchi Paone, Arisa, Francesca Reggiani, Paolo Rossi, Pero Chiambretti, Fabio Canino, Nichi Vendola. E chi più ne ha più ne metta. Ma soprattutto, the last but not the least, aderisce al progetto anche Sandra Milo. Che dopo anni ha smesso di gridare il nome dell’amatofiglio.

mercoledì 17 ottobre 2012

AMARE LE DONNE, MESTIERE DIFFICILE


Chi ama le donne, 
le ama anche quando cambiano idea.
Chi ama le donne, 
le ama anche quando fanno soffrire.
Chi ama le donne, 
le ama anche quando vorrebbe odiarle.

Chi ama così tanto le donne, 
può essere solo una donna.

E dopo un promo così, sì, uomini, potete sentirvi male e sì, donne, potete alzare la cresta.
Finalmente dopo mesi di attesa è arrivata la seconda serie di “Lip Service” e non è che questo post arriva con sei mesi di ritardo, è che, dal momento che Megavideo riposa in pace, si è dovuto per forza aspettare che Fox Life la mettesse in programmazione. E finalmente il momento è arrivato: venerdì si ricomincia.
Si ricomincia come delle stronze a tifare per quella bella e maledetta, la cara Frankie, fotografa allergica ai legami stabili. Si ricomincia ad insultare la scema, la timida Cat, ex di Frankie che non vuole cedere e tornare insieme a lei (che parliamone, è la più figa che ci sia in circolazione a Glasgow); ed infine si ricomincia a compiangere la povera Tess, che riesce sempre ad attirare le peggiori categorie di donne.

Insomma, qui ce n’è per tutti.
Care lesbiche, sentitevi fiere.
Cari eterosessuali, siate invidiosi.

Grazie BBC.


(fbl)


EUREKA? NO, YEEP!

Prendi tre amici. Chiudili in un loft in Bovisa.
Shakera bene.

Quattromila anni fa avrebbero esclamato Eureka. Ora i giovani gridano Yeep.

Sì, ok, partiamo dal presupposto che questo non è proprio il tipo di idea che può venire a tutti. E diciamo pure che così, ad una prima occhiata, Davide, Pietro e Lionella, non è che sembrino i classici tipi registrati da poter costringere dentro ad un ufficio. E azzardiamo anche che loro sono stati abbastanza pazzi da fare quello che han fatto.

Hanno inseguito un sogno. L’hanno raggiunto. E l’hanno costruito. Con le loro mani.
Detta così sembra la trama di Inception, ma è davvero quello che è successo.
Il loro sogno si chiama Yeep ed è un’applicazione totalmente gratuita sugli eventi a Milano.
Hanno creato un’app. Sì, l’hanno fatto. Sono fighi tanto quanto quelli che hanno creato Angry Birds. Hanno creato un’app. sì, hanno creato un’app. E ora è un po’ come se tutti potessimo avere un pezzo di cervello di Davide o di Pietro o di Lionella sullo smartphone. Hanno creato un’app. L’hanno fatto loro.

Yeep è presente nell’Apple Store dal 12 giugno e può fare di tutto. Meglio di Angry Birds.
Arrivata alla sua versione 2.0, Yeep è meglio della più fornita Filofax sul mercato. Le funzioni sono mille e più mille: lista di eventi tramite geolocalizzazione in real time; ricerca eventi per data, luogo e categoria; salvataggio dei propri eventi preferiti; possibilità di invitare gli amici ad un evento e mettersi in lista; condivisione su Facebook e Twitter; fast check-in sulla mappa e sull’evento e badge da collezionare; eventi consigliati dalla redazione nel magazine integrato, mailing list dedicata e notifiche push; gallery fotografica presente all’interno del dettaglio evento; numeri utili: possibilità di chiamare o inviare mail direttamente dal dettaglio evento. Insomma, una bomba.

E se non la buttiamo sulla competitività, che gusto c’è?
Mettersi in lista, partecipare a tutti gli eventi che si vuole e sbloccare medaglie e trofei. Scalare la classifica e lottare per essere il numero 1 e provare a vincere fantastici premi. C’è scritto, provare. E anche vincere. Uh.

Contatti: info@yeep.it; eventi@yeep.it


Tutto questo per dire che Meladailabrianza sceglie i propri collaboratori con cura, mica col naso per aria. E chissà che non si stia preparando qualcosa per la prossima serata. O forse no. Bah.


sabato 13 ottobre 2012

MELADAILAVEGETARIANA?


L'inverno si sta avvicinando sempre più e ovviamente ognuno ritorna alla sua routine lavorativa post-svacco-vacanza e post "birrette tranquille la sera all'aperto perché la temperatura ancora ce lo permette". In tutto questo, quando si torna dal lavoro o dall'università si ha sempre un problema: cosa cucino di buono, gustoso e veloce che non sia sempre un insalata col tonno o un petto di pollo? La risposta è qui!
Punto numero uno: entri in casa e la prima cosa che fai non è toglierti le scarpe, ma mettere sul fuoco l'acqua per la pasta. Perché dopo una giornata di sbatta è questo che vuoi: un piatto di pasta che spacca.

Ingredienti per 2 persone, o anche per una, se volete mangiare tanto, tipo me.
180 g di pasta (maccheroni o fusilli)
Olio
Cipolla a piacere (quanta vi basta per un soffrittino, io lo faccio molto strong, magari per me sola uso anche mezza cipolla, ma faccio schifo, quindi a voi la scelta)
1 zucchina very big
2 uova sbattute 
Pepe, sale/dado
Grana/parmigiano

Ok, mentre ti sei già infilato il tuo bel pigiamone di flanella a quadretti, e mentre, ovviamente, ti sorseggi un bel bicchiere di vino guardando Real-Time (in particolare Cucine da Incubo), affetti la la cipolla. E qui già ti commuovi. La cipolla, che meraviglia. Stessa cosa per la zucchina, a cubetti.
Fate un bel soffrittino in padella, e poi, una volta dorata la cipolla, ci buttate pure le zucchine. Ora queste devono cuocere senza bruciare o rattrappirsi, quindi prendete mezzo mestolo dell'acqua di cottura della pasta e versatela in padella. Le zucchine inizieranno a cuocere con le cipolle come se ci fosse una mini bollitura con l'acqua in padella. Io aggiungo anche circa mezzo misurino di brodo in polvere o un quarto di dado per dare più sapore, ma va bene anche del sale. A questo punto non dovete far altro che aspettare di buttare la pasta, e intanto che la pasta cuoce le zucchine si cuoceranno e l'acqua evaporerà.
Così intanto vi fumate una zaga o fate un refill del bicchiere di vino.
Una volta che la pasta è pronta, scolatela e lasciando un filo di acqua di cottura la buttate nella padella con le zucchine. Alzate la fiamma e fatela saltare bene; spegnete il fuoco e aggiungete le uova sbattute e una bella grattata di pepe. Mischiate bene! Il calore della padella addenserà l'uovo rendendo il tutto un'ottima carbonara vegetariana alternativa-quel-che-ti-pare. Ottima se poi ci grattugiate sopra del formaggio.
Se le zucchine non vi vanno a genio la stessa ricetta ho provato a farla con verdure più di stagione invernale, come i porri e gli asparagi. Anche i carciofi potrebbero starci, ma non li ho mai provati in questa versione. Il risultato è comunque super gustoso!

Pensavate mi fossi dimenticata delle precauzioni? Invece no.
Non strappatevi i capelli se sbagliate qualcosa, non affettatevi le dita ma soprattutto se avete optato per un bicchier di vino, non fate un refill, se già siete sbronzi per lo stomaco vuoto.

Tutto chiaro?!
BOOON APETIIIIT !


(pilviasilvia)


mercoledì 10 ottobre 2012

BLOOMMENHEIM, PER ALTRI 25 ANNI


“Una collezione di classici e contemporanei sviluppi incontrollati”.
Questo è Bloommenheim.

No, non è un mix troppo azzardato di parole, perché si tratta di una grande occasione. Dal 20 ottobre al 4 novembre il Bloom di Mezzago mette in mostra i propri venticinque anni al Must di Vimercate.
Venticinque anni e non sentirli. Mica come la qui scrivente.

Dicono sarà una mostra irriverente, irrazionale ed irrituale. Tutto irr-. 
Sarà anche interattiva. E squarcerà tutti gli anni di attività dello storico locale brianzolo che ha cambiato la vita a migliaia di persone.
Sì, inutile sollevare le sopracciglia e dire “Bah”, “Addirittura”, “Non a me”, “Esagerati”: è così.

Certo è vero che non basterà questa mostra per capire cos’è stato, cos’è e cosa sarà il Bloom.

Ma ci assicurano avremo altri venticinque anni (minimo) per scoprirlo.



Inutile dire quanto spacca fare serate durante il 25esimo anno di vita del Bloom.


giovedì 4 ottobre 2012

ZOOLANDER FA RIMA CON SPACCA

Il cruccio di ogni anno.
Quello che ti perseguita allo scoccare del pendolo della vita.
Quello che ti fa sentire sempre peggio.
Cosa faccio per il mio compleanno?

Incredibile ma vero, ma anche Lady Tassia ha di questi problemi. A quanto pare la cantante delle Steetycats si è fatta venire da una botta di tristezza per non sapere come festeggiare il primo anno di vita della band. La pessima idea: chiamare quelle di Meladailabrianza.
Che come sempre di fanno un po’ troppo prendere la mano. Guardare per credere.
E poi chissà perchè tutto questo mi fa pensare a Ben Stiller.

Ma questo è solo l’assaggio di qualcosa. Ma di cosa? Bè, di SPACCA.
Spacca è una filosofia.
Spacca è uno stile di vita.
Spacca è un modo di essere.

E la prima seduta di ripetizioni di Spacca - per i pochissimi che ancora non hanno aderito a questo mode - è in programma per venerdì 26 ottobre al Bloom di Mezzago.
L’elenco dei professori fa rabbrividire.
Steetycats. Anj dj. Ketty Passa. Bob Gallo. Maya Luna. Gp.
Capiremo chiunque vorrà lezioni private.
Tutto questo con la collaborazione di TooGeniusFreak, Pulp e Yeep, insegnanti di sostegno in questa scuola di follia.
E mentre “quelle di Meladailabrianza” saranno le peggiori bidelle che una scuola si sia mai sognata, di sicuro tutto questo sarà meglio dell’ultima occupazione a cui avete assistito.

Non sono ammessi secchioni.


E comunque Spacca è nato con i capelli rossi. Dicono.


mercoledì 3 ottobre 2012

"FAME", DI NASO E DI FATTO

Colei che non faceva sesso, perché le avrebbero rubato la creatività dalla vagina. 
Colei che si è vestita di carne cruda, perché nessuno ferma il suo stile. 
Colei che voleva stirare gli abiti di scena agli Iron Maiden, perché tutti amano il rock.

Sì, si parla di Lady Gaga. 
E del suo profumo Fame.
Sorvolando sulle voci che lo volevano composto di sangue e sperma, di sicuro è un profumo fuori dall’ordinario. Partendo dal fatto che è nero (diventa trasparente a contatto con la pelle, se no faceva l'effetto-polpo) fino ad arrivare alla sua tecnologia “push-pull”: non ha note di testa-cuore-fondo come tutti gli altri (mmm, ma bisogna dirvi tutto? Sì, i profumi hanno odori diversi appena messi, dopo un po' e dopo un altro po'), ma gli odori interagiscono tra loro in un pout pourri meraviglioso.

Fame è stato creato dal naso di Richard Herpin, che aveva tre direttive: mistero, sensualità e leggerezza. Il mistero è dato dalla Belladonna: inutile dilungarsi su tutte quelle storie di avvelenamenti del XVIII secolo, quando le lascive dame francesi ne facevano di tutti i colori. La sensualità è resa dal miele, dallo zafferano e dall’albicocca, che in effetti attizzano abbastanza. Infine la leggerezza non poteva che essere affidata ad una nota floreale, Orchidea Tigre e Gelsomino Sambac, che chi sa cosa sono è bravo.

Un profumo Gaga il giusto, senza esagerare. Incredibile.


(fbl)

lunedì 1 ottobre 2012

O PER OVETTO

Vi capita mai di aprire il frigo e averlo pieno solo di uova, limoni, burro grana e dadi Star? Ecco, a me non è una cosa che capita giusto ogni tanto, e piuttosto che morire di fame o fare un pranzo a base di maionese e pastina ho deciso di arrangiarmi.

E qui vi pongo un'altra domanda: avete presente la scena di V Per Vendetta, in cui lei svegliandosi trova l'ometto in maschera che prepara una specie di frittatina indefinibile che fa venire subito l'acquolina? Ecco. Quella roba lì si chiama "ovetto nel cestino" ed è perfetto proprio per quei giorni in cui il frigo implora di essere riempito.
La seconda idea invece è proprio un cestino.. Fatto di formaggio grana! Che spacca proprio.

Allora gli ingredienti per l'uovo nel cestino:
1 fetta di pan carrè, oppure presa da una pagnotta
Olio/burro

Per il cestino:
Formaggio grana/parmigiano
Ce l'avete dell'insalata?

Punto. Incredibile!

Raccomandazioni:
Non scambiate per la fame la vostra mano con una frittata. Non cercate di riprodurre la romantica scena del film con il vostro rispettivo partner se c'è il rischio di incendio parrucche e vestiari indossati per meglio calarsi nella parte.

A questo punto, potete cominciare

Prendete una fetta di pane e fate un buco al centro largo circa 3-4 centimetri (la larghezza di un rosso d'uovo) e mettetela in padella con due giri di olio. In alternativa potete mettere solo burro -burro!!!- o entrambi, oppure la ricetta originale all'americana prevede la spalmatura del burro anche sul pane). Lasciate che la fetta di pane assorba un po' di olio e fatela rosolare per bene da un lato. A questo punto la girate dall'altra parte, prendete il vostro ovettino e lo rompete cercando di centrare il buco con il tuorlo (se il buco è abbastanza grande si posizionerà da solo). Lasciate che si rosoli ben bene anche dall'altra parte. Poi prendete una palettina e rigirate la fetta di nuovo dall'altra parte. L'uovo si sarà cotto al centro del pane, quindi non si muoverà. A questo punto è pronto!
Per arricchire un'insalata (da mangiare con l'ovetto sopra ovviamente), c'è questa furbata del cestino. Ammetto: prima che venga serve un po' di pratica, ma non vi preoccupate.
Grattuggiate del grana/parmigiano e mettetelo in una padella antiaderente SPENTA (io mi trovo meglio con la ceramica). A questo punto avete il vostro mucchietto di formaggio nella padella. Shakeratela avanti/indietro a destra/ sinistra di modo che il formaggio si distribuisca. Mettetela sul fuoco e quando il formaggio smetterà di sfrigolare (quindi inizia a seccarsi) è ora di prendere una palettina e adagiare la forma su un piatto, o in una scodella. Una volta freddo ci schiaffate dentro l'insalata e bellalì.

Non vi viene? Quando cercate di toglierlo dalla padella fate un casino? No problema, lasciate raffreddare tutto, prendete il vostro "pasticcio" mal riuscito e lo fate a pezzettini nell'insalata!

Gordon Ramsey sarebbe fiero di voi!

(pilvia)