La inbox di Meladailabrianza aveva già regalato emozioni forti.
Ne regala ogni giorno, a dire il vero.
Anche se certe volte in particolare colpisce direttamente al cuore.
Cari amici di Meladailabrianza,
Vi scrivo per complimentarmi per la presenza, credo forse per la prima volta in Brianza, di un gruppo organizzato per la difesa e la promozione dei diritti delle persone LGBT. Chi vi scrive e' un brianzolo omosessuale che se ne andò da Concorezzo oltre vent'anni fa' e vive felicemente sposato (civil-partnered per ora, sposato, sperabilmente, dall'anno prossimo) in Inghilterra.
Quando mi unii in civil-partnership con mio marito, quasi otto anni fa', scrissi un articolo per arcigay, che poi fu ripreso da Il Cittadino di Monza e Brianza - la prima volta erroneamente e la seconda con le mie correzioni.
Questa è la mia storia: http://www.arcigay.it/18432/to-a-happier-year/
Credo che ciò che stiate facendo sia validissimo, perché solo la visibilità può essere foriera di diritti civili, anche per quelle persone - ed io ne conoscevo almeno una - che si sono private della vita a causa dell'omofobia.
Forza e coraggio.
Massimo
Massimo Redaelli ha deciso di scrivere queste righe ispiratrici a Meladailabrianza e l'orgoglio, insieme alla commozione, ha preso il sopravvento.
Per Meladailabrianza è importante sapere di poter raggiungere persone vicine e lontane e di poter fare la propria parte in questo mondo per cercare di cambiare questa società. O almeno di provarci. La Brianza è dura da vivere, ma Meladailabrianza sta cercando di fare il suo meglio per renderla un posto migliore.
Meladailabrianza dice tutti i giorni è che "People have the power": il contributo di tutti è importante e fondamentale per la costruzione di una società migliore e ci ha fatto onore che le righe scritte da Massimo fossero uno dei mattoni di questa costruzione.
Come diceva il Poeta, "Io vivo altrove, e sento che sono intorno nate le viole".
E le viole siete voi, giovani, più giovani di me che cercate di rendere migliore la società in cui vivete.
Anche questo ce l'ha detto Massimo. Eh.
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