venerdì 14 marzo 2014

#iocimettolafaccia: LUDOVICA DELLA BOSCA

Eccola qui, una ragazza normalissima. Come ce ne potrebbero essere tante. 
Ma in realtà unica nel suo genere.
Dietro i suoi timidi occhiali e il sorriso dolce si nasconde una leonessa che il 26 novembre 2013 pubblica dal suo profilo di Facebook un lungo post in cui "mettevo le cose in chiaro con tutti i miei contatti, dagli amici di una vita che sanno la mia storia a memoria alle persone che ho incontrato un paio di volte per strada e non so neanche che faccia abbiano".
Centoventidue like le fanno capire che quel semplice click, che poteva sembrare solo una goccia nel mare, in realtà ha aperto gli argini del fiume della sua vita.


Cominciamo con le presentazioni. Chi sei? Quanti anni hai? Cosa fai nella vita?
Mi chiamo Ludovica, ho 22 anni e abito con i miei genitori e il mio cane a Lissone, una ''ridente'' cittadina della Brianza. Nella vita studio Lettere Moderne all'università di Milano, lavoro scrivendo per un giornale locale abbastanza noto e occupo le mie giornate distruggendo e costruendo progetti  con la mia fidanzata, con cui sto da tre anni e mezzo.

Ora, per conoscersi meglio. 
Dove sei nata e cresciuta? Come ‘è stata la tua adolescenza?
Sono nata, cresciuta e vissuta a Lissone. Nonostante la mia città non brilli per apertura mentale, non posso lamentarmi della mia adolescenza perchè ''socialmente'' è stata abbastanza tranquilla e serena. Il mio unico e vero problema sono sempre stata io. Ho scavato per anni e anni dentro  per riuscire a trovare una buona consapevolezza di me, con tutta la fatica e la paura che questo comporta. E ora che mi guardo indietro e penso a com'ero anche solo qualche anno fa, mi viene da sorridere. E ovviamente non posso fare altro che pensare che all'epoca non mi sarebbe per nulla dispiaciuto avere a disposizione per l'ossessiva ricerca della mia identità un aiuto come quello che ora i giovani possano trovare in <Meladailabrianza>, nel progetto di <Le cose cambiano> o nelle semplice e forse sottovalutate testimonianze che ognuno di noi può dare.

E ora che sei grande, com'è la vita? E come la riempi?
A parte che grande del tutto ancora non mi sento, la mia vita ora mi sembra bellissima. Mi sembra di essere sul punto di buttarmi da un aereo con il paracadute, di avere davanti a me una finestra spalancata sull'oceano. Ho impiegato 22 anni a trovare una mia sottospecie di equilibrio e ora mi sembra finalmente di avere tra le mani tutte le possibilità del mondo e la voglia di vivere ognuna di queste senza perdermi neanche un piccolo frammento di quello che verrà. E non ho bisogno di fare qualcosa per riempire la mia vita perchè è già super piena così com'è. E a regalarmi tutte queste sensazioni fantastiche penso sia la consapevolezza di essermi accettata davvero e di cercare tutti i giorni di diventare la persona che voglio essere, con tutti i difetti e le debolezze annesse.

Meladailabrianza dice sempre che “Per ottenere diritti, bisogna avere visibilità; per avere visibilità, bisogna metterci la faccia”. Tu che significato dai al “metterci la faccia”?

Con l'espressione ''metterci la faccia'' intendo non nascondersi dietro a un nickname su internet o a un segreto tra vecchie amiche. Con ''metterci la faccia'' intendo prendere una lunga boccata d'aria fresca e trasformarla in un sorriso per far vedere a tutti quanto può essere bello essere se stessi, indipendentemente da quanto a volte può essere faticoso. E quel sorriso (o almeno, il mio) penso sia dedicato soprattutto ai giovanissimi che hanno mille dubbi e nessuna risposta, a tutti quelli che credono di poter distruggere la felicità altrui per delle loro paure e anche a quei tanti ragazzi che pensano che sia più facile far finta di niente piuttosto che lottare per quello che si è. Non è vero che ''non è necessario che tutti lo sappiano'' o che ''le persone devono imparare ad apprezzarmi indipendentemente dal mio orientamento sessuale''. Se vogliamo una società migliore e soprattutto una vita felice dobbiamo iniziare da noi stessi, dalla realtà di tutti i giorni. Senza scuse o compromessi.

Un episodio in cui ci hai “messo la faccia”?
Ad essere sincera devo dire che sono una novellina della filosofia del ''metterci la faccia''. Se però devo citare un episodio che per me è stato particolarmente importante, scelgo sicuramente quello della mia iniziazione in questo fantastico circolo di onestà con me stessa e con gli altri, ovvero quando a dicembre ho provato a scrivere un lungo post su facebook in cui mettevo le cose in chiaro con tutti i miei contatti, dagli amici di una vita che sanno la mia storia a memoria alle persone che ho incontrato un paio di volte per strada e non so neanche che faccia abbiano. E lo so che usare facebook per una cosa così importante può sembrare forse stupido ma un solo click mi ha regalato l'opportunità di essere sincera capillarmente con tutte (o quasi) le persone che conosco. È stato un click fantastico che, al momento e a lungo termine, ha cambiato la mia vita.

Ma soprattutto: perché tu hai scelto di metterci la faccia?
Fondamentalmente perchè ero stanca. Continuavo ad aspettare il momento in cui le cose sarebbero cambiate ma poi un bel pomeriggio ho capito che le cose non cambiano da sole. E tante sono le cose che sono cambiate da quel click e tante di sicuro quelle che ancora cambieranno ma una cosa è certa:  una volta che ci hai messo la faccia non puoi più tornare indietro. E non perchè hai fatto un danno irreparabile o ti sei ''rovinato'' irrimediabilmente con chi ti sta accanto, ma perchè quando capisci cosa si prova ad essere sinceri fino in fondo, fino all'ultimo centimetro di cuore, smetti di essere tu stesso la causa dei tuoi mali e ti senti libero di camminare a testa alta. Capisci che ad averti reso schiavo delle tue paure non è stato il tuo orientamento sessuale ma il tuo silenzio, che ad essere sbagliato non è il tuo essere gay ma il tuo atteggiamento nei confronti del tuo essere gay. A quel punto come si può dire ancora che ''non è necessario che tutti lo sappiano'' o che ''le persone devono imparare ad apprezzarmi indipendentemente dal mio orientamento sessuale''?

Un augurio o auspicio da lasciare a chi ci legge …
Spero che chi legge possa avere il coraggio di vivere se stesso e la sua vita per quello che è, consapevole di essere meraviglioso sotto ogni aspetto, e di trovare una persona ''giusta'' con cui poter portare avanti l' infinita lotta di tutti i giorni. Il nostro amore, come ogni tipo d'amore, è meraviglioso e non c'è veramente nulla da nascondere. Anzi! Se le persone non avessero più da sparlottare su situazioni ambigue ma solo da vedere la forza di quei sentimenti che un bel giorni ti fanno guardare allo specchio e dire <ok, sono pronto a tutto per difendere il mio amore> allora forse nessun liceale dovrà più aver paura a scoprirsi omosessuale e nessun omofobo avrà più nemmeno il coraggio di pensare ancora che un gesto o una parola possano fermare tutto questo. Non si può avere paura di essere nel giusto, e quello che ci dice il nostro cuore è sempre la cosa giusta.


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